Le spese di telefonia mobile continuano a scendere, mentre aumentano i servizi. Se per le bollette di luce e gas nell’ultimo anno i prezzi hanno raggiunto un livello mai visto prima, nel mercato telefonico si assiste a un trend opposto. Il prezzo medio delle offerte SIM ricaricabili tra gennaio 2022 e gennaio 2023 è sceso di circa l’8%, a fronte di un aumento dei giga inclusi nei piani tariffari di ben il 42%, come conferma l’ultimo osservatorio di SOStariffe.it.
Quanto si spende in media per un’offerta di telefonia mobile
A gennaio 2023 il canone medio per un’offerta di telefonia mobile in Italia è stato di 9,74 euro. Si tratta del prezzo medio più basso di sempre. A dircelo sono i dati contenuti nell’Osservatorio Tariffe di SOStariffe.it, che ha analizzato in dettaglio come sono cambiate le offerte degli operatori di telefonia mobile tra gennaio 2022 e gennaio 2023.
Allargando il campo di osservazione si nota che il trend di discesa dei prezzi prosegue da diverso tempo. Da maggio 2020 a gennaio 2023 le tariffe sono passate da un prezzo medio di oltre 11 euro a meno di 10, con una discesa di quasi il 13% rispetto al picco massimo.
La grande concorrenza presente sul mercato italiano, con decine di operatori e centinaia di offerte telefoniche, ha di certo dato un contributo importante a questa discesa dei prezzi.
Come sono cambiate le offerte in fatto di giga inclusi
Il calo del costo medio dei canoni mensili è stato accompagnato da un forte aumento dei contenuti inclusi nelle offerte. Mentre l’aumento nel numero dei minuti e degli SMS è stato piuttosto contenuto, le cose sono andate diversamente per i Giga.
Nel corso dell’ultimo anno la quantità media di giga per un’offerta di telefonia mobile è cresciuta del 42%, passando da 81 GB a gennaio 2022 a 115 GB a gennaio 2023. Il dato rappresenta un record e dimostra come le offerte di telefonia mobile siano sempre più convenienti.
Quali differenze ci sono tra le offerte degli operatori MNO e MVNO?
L’Osservatorio Tariffe di SOStariffe.it ha analizzato nello specifico le offerte degli operatori MNO – TIM, Vodafone, WindTre e Iliad – e degli operatori MVNO, cercando di capire quali sono le principali differenze tra i contenuti delle loro offerte.
In generale, i piani tariffari degli operatori di rete hanno prezzi più elevati, giustificati da una maggiore quantità di giga. A gennaio 2023 il prezzo medio per le tariffe mobili degli operatori MNO è stato di 14,40 euro, a un livello sostanzialmente stabile rispetto a gennaio 2022. A parità di prezzo, però, vengono oggi offerti molti più Giga: l’incremento è del 50% e si è passati da 90 GB a 135 GB.
Tra gli operatori virtuali, invece, si è assistito a una riduzione dei prezzi medi delle tariffe di poco meno del 6%. Per la prima volta il canone medio è sceso sotto quota 8 euro, fermandosi a 7,91 euro. Le tariffe medie degli operatori MVNO hanno fatto segnare anche un altro record: mai prima di gennaio 2023 la quantità media di giga inclusi nelle offerte era stata superiore a 100. L’incremento nell’ultimo anno è stato quasi del 37%, raggiungendo quota 104 GB.
Conclusioni
Nel periodo compreso tra gennaio 2022 e gennaio 2023 il panorama delle offerte di telefonia mobile è cambiato profondamente, con prezzi in discesa e giga in aumento. I consumatori possono scegliere l’offerta più adatta alle proprie necessità rivolgendosi a operatori di rete e a operatori virtuali e scegliendo tra offerte low cost o offerte più care.
Osservando i cambiamenti avvenuti nel corso dell’ultimo anno è evidente come i piani tariffari siano sempre più ricchi di servizi. Oltre il 60% delle offerte di telefonia mobile offre alla clientela almeno 50 GB al mese. Parallelamente, si sta iniziando a diffondere anche la tecnologia 5G, finora adottata solo dagli operatori di rete. Le offerte che permettono di sfruttare la rete 5G sono al momento più del 25% del totale.