Sentiamo spesso parlare di oggetti smart per la casa, e in fondo è logico che sia così, considerando che stiamo vivendo nel pieno dell’era tecnologica per eccellenza. Eppure alle volte certi concetti ci sfuggono: non perché siano difficili da comprendere, ma perché manca una spiegazione chiara, “acqua e sapone”. Il mio obiettivo, dunque, è spiegarti con il massimo della precisione il significato di questo termine, ma senza confonderti mettendo troppa carne sul fuoco.
Cosa sono gli oggetti smart?
Smart vuol dire “intelligente”, ed è una peculiarità che richiede un approfondimento. Un oggetto definito in questo modo, infatti, ha la capacità di connettersi e di interagire con il mondo esterno, sfruttando un certo protocollo di comunicazione. Questi protocolli possono essere visti alla stregua di un vero e proprio linguaggio, che permette ai device smart di collegarsi (per fare un esempio) al WiFi domestico o ad una centralina apposita. Il vantaggio? In questo modo possono comunicare con diversi attori, nello specifico tre:
- Altri oggetti intelligenti
- Ambiente circostante
- Persone
Per quanto concerne gli standard di comunicazione, ovvero la tecnologia usata per connettersi, oltre al modulo WiFi incorporato possiamo trovare il Bluetooth e i chip NFC (Near Field Communication). L’NFC è la tecnologia più recente, e permette il collegamento fra dispositivi smart compatibili senza che sia necessario il contatto fra i due: non a caso, viene anche definita “comunicazione di prossimità”. Sul WiFi e sul Bluetooth non serve spendere altre parole, perché molto probabilmente li usi ogni giorno, grazie al cellulare oppure a dispositivi come le TV di ultima generazione, le console di gioco e via discorrendo.
Leggi anche: Amazon Echo Show 15: recensione completa
Oggetti smart per la casa: a cosa servono?
I dispositivi smart servono essenzialmente per aumentare il comfort fra le quattro mura domestiche. Fra i loro scopi più interessanti troviamo ad esempio il risparmio energetico, il potenziamento della sicurezza in casa e la possibilità di poterli gestire anche in remoto, tramite il nostro smartphone. Ognuno di questi campi di applicazione richiede un piccolo approfondimento, così da poter scoprire anche alcuni esempi di utilizzo nel quotidiano di questi oggetti.
1. Risparmio energetico
Immagina di vivere la solita, torrida estate. Il caldo è insopportabile, e già pregusti di tornare a casa e goderti un po’ di frescura. Ma c’è un problema di fondo: se hai lasciato il condizionatore acceso prima di uscire, ti ritroverai con una bolletta a dir poco salata. Con gli oggetti intelligenti puoi risolvere questo problema… salvando capra e cavoli. Potrai infatti accendere il climatizzatore da remoto, poco prima di rientrare a casa, usando una apposita app per smartphone. Così risparmierai sui consumi di energia, ma senza rinunciare al comfort.
Di esempi come questi se ne possono trovare a bizzeffe. Basti citare le lampadine LED con sensore di movimento, che si attivano soltanto quando rilevano la presenza umana nell’ambiente. E ancora: ecco il termostato intelligente, che ti permette di personalizzare le temperature dei caloriferi per ogni singola stanza, sprecando meno energia per gli ambienti che frequenti poco. Nella lista bisogna inserire anche i sistemi per il controllo delle tapparelle, che si aprono e chiudono da sole basandosi sulle attuali temperature. Infine, meritano una citazione pure le caldaie smart controllabili da remoto.
2. Sicurezza in casa
La casa è la nostra risorsa più importante, perché ci culla e ci fa sentire protetti al termine di una giornata di lavoro, intensa e stressante. Purtroppo, però, non sempre bastano le classiche soluzioni per metterla al riparo dalle mire dei ladri. Anche in questo caso entra in gioco l’Internet of Things o IoT, strizzando l’occhio al fattore sicurezza, con la possibilità di installare telecamere intelligenti, antifurto smart e persino serrature particolari, come quelle biometriche o sbloccabili tramite smartphone.
Sul capitolo sicurezza si potrebbe scrivere un romanzo, considerando l’ampio ventaglio di oggetti smart per la casa a tua disposizione. Faccio ad esempio riferimento ai sensori che tengono d’occhio le porte e le finestre, o ai dispositivi di controllo che ti inviano una notifica sul cellulare in caso di incendio, allagamenti e fughe di gas. Persino i videocitofoni si sono modernizzati, dotandosi di chip, sensori e altri componenti tali da farli diventare degli utilissimi oggetti intelligenti.
3. Controllo da remoto
Grazie agli standard tecnologici elencati poco sopra, un dispositivo smart può connettersi al router WiFi ed entrare dunque “in linea”. Questo ti dà la possibilità di interagire con il device, anche se non hai accesso fisico all’oggetto, quindi se ad esempio ti trovi fuori casa in quel momento. In sintesi, ti basterà avere uno smartphone a portata di mano (connesso a Internet) e una app specifica, spesso fornita dal produttore dell’apparecchio IoT. Anche qui, conviene fare qualche esempio pratico.
Hai deciso di regalarti una vacanza, ma hai bisogno di tenere sotto controllo la casa? Con una telecamera WiFi potrai farlo, connettendoti da smartphone e guardando le riprese in tempo reale, oppure consultando lo storico dei video registrati. Non sai se a casa hai tutti gli ingredienti necessari per preparare il pranzo? Puoi collegarti con il cellulare al frigorifero smart e controllare cosa contiene, le date di scadenza degli alimenti e molto altro ancora.
Conclusioni
Dopo aver scoperto il significato di oggetti smart e il loro utilizzo per la casa, prima di chiudere questa guida vorrei fornirti altre informazioni utili. Per prima cosa, sappi che esistono anche degli oggetti intelligenti compatibili con Alexa, e altri device che possono essere indossati. Si parla infatti di un settore piuttosto ricco di opzioni, in continuo sviluppo, che ogni giorno fornisce una nuova soluzione in grado di aumentare aspetti come il comfort domestico, il risparmio energetico e la sicurezza.