Quando si parla di oggetti smart, gli esempi fioccano e non sono semplici da elencare, più che altro perché si tratta di una lista ricca di dispositivi.
Dalla smart home agli oggetti indossabili, noti anche come wearable, oggi le nostre case (così come le nostre città) si “vestono a festa” e ci vengono incontro in mille modi possibili. Lo fanno utilizzando le nuove tecnologie e l’Internet of Things, dunque sfruttando un filone piuttosto ricco di dispositivi in grado di aumentare il comfort. Sicurezza, risparmio energetico, controllo da remoto… sono temi che ho già trattato nel mio articolo sulla definizione di oggetti smart per la casa, e che ti invito ad approfondire.
In questa guida, invece, scopriremo insieme alcuni esempi concreti relativi all’applicazione degli smart objects, così da aggiungere un ulteriore mattoncino al muro delle nostre competenze in materia.
1. Esempi di smart home
La smart home è una casa intelligente, che pesca appieno dagli ultimi ritrovati hi-tech e che riesce a rendere la nostra vita molto più confortevole. Si basa sostanzialmente su tre capisaldi: ovvero la comodità fra le quattro mura domestiche, la sicurezza e ovviamente il risparmio energetico. In questa sezione vorrei farti qualche esempio utile in merito agli oggetti intelligenti più interessanti.
- Lampadine intelligenti: le lampadine smart, economiche ma utilissime, danno la possibilità all’utente di gestirle da remoto, dunque anche quando ci si trova fuori casa. Basta comandarle con una specifica app per smartphone, per spegnerle o per accenderle, oppure per variarne i colori o la luminosità. Altre funzioni interessanti? Ti permettono di impostare un timer di autospegnimento o autoaccensione, e in certi casi sono anche dotate di sensore di movimento.
- Smart Speakers: sono gli altoparlanti di ultima generazione, intelligenti e dotati di software avanzati come gli assistenti virtuali. Ti basti pensare ad Amazon Echo, un dispositivo compatibile con Alexa che ti consente di interagire tramite comandi vocali. Gli smart speakers, al pari degli altri esempi di oggetti smart, devono essere collegati alla rete WiFi domestica, e mettono a disposizione tante funzioni diverse. Ad esempio la riproduzione di un contenuto multimediale, o la gestione delle già citate lampadine intelligenti.
- Antifurto smart: le lampade smart permettono di risparmiare energia, mentre gli speaker intelligenti aggiungono un grado di comfort superiore in casa. E la sicurezza? Spetta agli antifurto di ultima generazione, collegabili al WiFi e gestibili ancora una volta da remoto. Dai sensori alle videocamere senza fili, passando per le serrature intelligenti, la protezione in casa verrà sempre garantita.
2. Esempi di smart objects
Spesso, e a torto, si pensa che gli oggetti smart siano appannaggio delle nostre case, ma la realtà va ben oltre la loro applicazione nel campo della domotica. Se hai letto la mia guida sull’Internet of Things, sai già che troviamo tanti esempi di smart objects in settori quali l’automotive e le città. Siccome abbiamo già visto degli esempi applicati alle case, conviene spostarci proprio nel settore delle smart cities.
- Lampioni intelligenti: i lampioni smart permettono di combinare svariati servizi di utilità in un solo dispositivo. Si parte dall’accensione e dallo spegnimento grazie ai sensori incorporati, passando per la videosorveglianza e per le telecomunicazioni (TLC), fino ad arrivare alla gestione del traffico cittadino.
- Reti di sensori wireless (WSN): un network che include svariati sensori installati in giro per le città, e che danno la possibilità agli oggetti intelligenti di comunicare fra loro. Oltre ai lampioni intelligenti, le reti WSN possono gestire anche lo smart parking e la mobilità.
- Droni per la sorveglianza: torniamo ancora una volta sulla sicurezza, solo che ora si parla dei droni progettati per la sorveglianza delle città. Sono in grado di leggere le targhe e di rilevare in tempo reale qualsiasi minaccia, come nel caso dei disastri naturali (terremoti, alluvioni e molto altro ancora).
3. Esempi di dispositivi indossabili
Impossibile non parlare dei dispositivi indossabili, noti anche come wearable objects, e anche in questo caso troviamo tantissimi esempi interessanti. Prima, però, conviene chiarire di cosa si tratta: i wearable, come spiega il loro stesso nome, sono oggetti smart che possono essere indossati, ad esempio al polso. Grazie ad una serie di sensori, e alla capacità di interconnettersi ai device esterni come gli smartphone, possono svolgere diversi compiti.
- Smartwatch: gli orologi intelligenti possono ad esempio monitorare alcune nostre funzioni vitali come le frequenze cardiache, o fasi come quella del sonno. In sintesi, ci permettono di tenere sotto controllo certi aspetti della nostra salute, spesso in riferimento all’attività sportiva.
- Occhiali smart: sono l’ultima frontiera dei wearable objects, e dipendentemente dalle tecnologie diventano dei gadget ideali per sfruttare la realtà aumentata. Altri modelli sono più semplici, ma ugualmente interessanti, perché permettono di sfruttare extra come gli auricolari integrati e la gestione tramite i comandi vocali.
- Anelli intelligenti: piccoli ed eleganti, gli anelli smart danno la possibilità di attivare funzioni basiche come la sveglia o avanzate, come il pagamento NFC.
Sappi che fra gli esempi di Internet of Things e di wearables troviamo anche le applicazioni in ambito medico. In tal caso si fa riferimento soprattutto ai dispositivi che consentono il tele-monitoraggio dei dati relativi alle condizioni fisiche dei pazienti. Il controllo da remoto è molto utile, specialmente se si considerano le persone che hanno difficoltà motorie o che non possono recarsi in clinica per questioni di salute. Un esempio pratico? Il cerotto dotato di sensore per il rilevamento della glicemia, e connesso ad una app che supporta il paziente nella fase di gestione delle terapie insuliniche.