Sapere cos’è Google Cloud è di cruciale importanza per la conservazione dei propri file e la gestione dei propri dati. In poche parole, si tratta di uno spazio online dedicato agli utenti che non hanno abbastanza memoria nel proprio dispositivo.
Funziona sia con utenti privati che con aziende, e ha letteralmente rivoluzionato il modo di tenere le informazioni al sicuro. In questa guida non solo vedremo cos’è Google Cloud Platform, conosciuto anche come GCP, ma scopriremo come funziona e quali sono i suoi vantaggi.
Cominciamo!
Indice dei contenuti
Cos’è Google Cloud
Google Cloud è una suite di servizi basati sul cloud offerti da Google. Include una gamma di prodotti Infrastructure as a Service (IaaS), Platform as a Service (PaaS) e Application Development Platforms. Questi servizi possono essere utilizzati per creare o alimentare applicazioni, archiviare dati, gestire reti e molto altro.
Google Cloud si rivolge alle aziende di tutte le dimensioni, dalle piccole imprese alle grandi aziende. Offre una vasta gamma di caratteristiche e piani tariffari per adattarsi alle esigenze delle diverse aziende.
Per accedere a Google Cloud, devi avere un account Google. Puoi registrarti per un account gratuito o a pagamento, a seconda delle tue esigenze.
Tra i vari servizi, ci sono strumenti supportati da AI e machine learning, che grazie ai big data forniscono uno dei migliori cloud in assoluto. Essendo infatti sincronizzato con tutto l’ecosistema Google, tra cui il motore di ricerca, YouTube e Gmail, riesce ad offrire soluzioni personalizzate ai vari tipi di utenti.
In questo senso, si capisce la definizione di cloud in cui si parla di architettura distribuita su risorse già esistenti.
A cosa serve Google Cloud Platform?
Il Cloud di Google è pensato non solo per la conservazione di file, ma anche per connettere intere aziende tramite un’unica piattaforma veloce, scalabile e veramente efficiente. Tutto ciò su cui si basa GCP, come vedremo più avanti, gode di una potenza notevole e di un’enorme flessibilità.
In questo modo, si può avere a disposizione un’infrastruttura già pronta sulla quale operare con i propri dipendenti, con i propri colleghi o con i propri clienti, senza dover creare piattaforme da zero e sfruttando tutta la sicurezza offerta da Google.
Di conseguenza, possiamo riassumere le funzioni di Google Cloud in:
- Google Apple Engine;
- Google Compute Engine;
- Google Kubernetes Engine.
La prima serve a gestire le applicazioni voluminose senza subire crash o down del server. Essendo una PaaS (Platform-as-a-service), non serve nessuna configurazione se non il proprio codice personale. La seconda fornisce invece strumenti personalizzabili in base alle esigenze, indicata per chi ha un po’ di dimestichezza in più. La terza, invece, è pensata per la gestione di cluster in grande scala, ideale per i veri esperti del settore.
Usando ognuno di questi servizi, si può:
- aumentare l’efficienza riguardo relativa conservazione dei dati aziendali;
- eseguire più calcoli e operazioni contemporaneamente;
- aumentare la sicurezza del proprio network;
- scalare il proprio business diminuendo i costi per le varie piattaforme.
Vantaggi di Google Cloud
Anche se abbiamo già visto in parte alcuni vantaggi del servizio offerto da Google, le notizie positive al riguardo non finiscono qui. Ci sono, infatti, una serie di elementi che vedremo di seguito che possono interessare la maggior parte delle aziende.
Come prima cosa, è da sottolineare come il costo di Google Cloud Platform dipende esclusivamente dai consumi reali. Quindi, non si pagherà dello spazio aggiuntivo “a vuoto”, minimizzando le spese e aumentando di gran lunga la scalabilità.
Inoltre, utilizzando l’infrastruttura Google, composta da YouTube, motore di ricerca e Gmail, si ottimizzano di gran lunga i tempi di gestione, evitando la creazione di decine o centinaia di account ma godendo della massima sicurezza.
Ancora, la velocità della rete Google non è comparabile a quella di altri servizi che, per ovvi motivi, non riescono ad eguagliarla. Basti pensare che il network interno raggiunge ben 16 gigabit al secondo (Gbps), fornendo persino reti crittografate e private su scala globale.
Come se non bastasse, viene eseguito un mirroring sui vari dispositivi per aumentare la velocità di caricamento dei dati all’interno del sistema, dotando software e hardware sempre degli ultimi aggiornamenti disponibili.
Google Cloud come funziona: l’infrastruttura
Adesso andremo a vedere nello specifico come funziona Google Cloud a livello di infrastruttura, così da capire perché potrebbe essere utile accedervi. Come prima cosa, bisogna sapere che sono stati realizzati dei veri e propri data center in grado di processare più di 100.000 operazioni al secondo.
Ciò significa che vengono gestiti centinaia di MB in continuazione, garantendo la massima efficienza a livello mondiale. Difatti, essendo Google Cloud presente in oltre 200 regioni in tutto il mondo, con tanto di fibra dedicata, riesce a coprire grandi aree su scala mondiale. Ogni risorsa, inoltre, può essere isolata dall’altra grazie al Virtual Private Cloud e il Cloud Delivery Network.
A livello di storage, invece, emergono tre elementi:
- Cloud Datastore
- Cloud SQL
- Cloud Storage
Il primo serve a salvare i dati NoSQL, mentre il secondo consente la gestione dei servizi di database MySQL. Il terzo, infine, è pensato per il semplice storage di file e informazioni nel lungo termine, considerato il livello di sicurezza garantito.
Si potrebbe dire che il funzionamento è simile a Google Drive, che offre al suo interno più strumenti di gestione come Docs, Excel e Calendar.
Google Cloud è sicuro?
Alla pari di AWS (Amazon Web Service), Google Cloud Platform è reputato tra i migliori servizi di cloud computing in quanto a sicurezza. Esiste infatti la possibilità di usare strumenti tra cui il Cloud Key Management. Questo permette di gestire in maniera efficiente le proprie chiavi, tutte crittografate, che si distinguono in simmetriche e asimmetriche.
In questo modo si aggiunge uno strato ulteriore di sicurezza, che garantisce la protezione di dati sensibili sia a livello privato che aziendale. Inoltre, basta sapere che essendo dislocato in diverse parti del mondo, tutto viene gestito in conformità delle norme sulla privacy dei vari Paesi.
Sempre partendo da questo presupposto, è bene sottolineare che la dislocazione delle proprie risorse consente di garantire ancor più sicurezza da eventuali attacchi hacker, dato che l’attaccante dovrebbe colpire in più luoghi nello stesso momento per ottenere uno shutdown generale.
Quanto costa il cloud di Google
I prezzi Google Cloud sono alla portata di tutti. È possibile iniziare con un’ottima prova gratuita di 90 giorni che, normalmente, costerebbe sui 300 dollari (pari a circa 270 euro). Si può accedere direttamente tramite il sito ufficiale, collegando un proprio account Google (es. Gmail) e un metodo di pagamento.
La prova prevede sia l’uso del semplice Cloud Storage, sia di strumenti avanzati come Compute Engine e BigQuery. È bene però sottolineare che i 90 giorni di durata non sono garantiti.
Difatti, se il valore del cloud dovesse essere esaurito prima dello scadere dei 90 giorni, il periodo di prova terminerà automaticamente. Ciò va a riconfermare la trasparenza di Google nel far pagare solamente ciò che viene effettivamente consumato.
Per conoscere invece i costi di un eventuale pacchetto personalizzato, si può usare il comodo Cloud Pricing Calculator. Qui, si potranno fare le proprie stime e scoprire l’eventuale investimento ancor prima di iniziare.
Per grandi imprese o startup che cercano una tariffazione a volume o soluzioni specifiche, vengono anche offerti degli sconti aggiuntivi e un’assistenza 24/7 che garantisce tempi di risposta brevi.
Per farsi un’idea, basta sapere che per usare Maps SDK su Android, iOS e JavaScript ognuna con 1000 richieste, il costo sarebbe di appena 42$ al mese (14$ per ogni servizio).
Google Cloud e aziende: in quali settori può funzionare?
Alcuni dei settori in cui Google Cloud Platform ha ottenuto un enorme successo sono:
- servizi finanziari;
- settore gaming;
- social media e intrattenimento;
- retail;
- sanità e scienze biologiche;
- settore pubblico.
Al momento, il servizio è presente in ben 29 aree geografiche, 88 zone e oltre 200 località tra Paesi e regioni. Il colosso del web ha anche intenzione di espandersi in tantissime altre zone tra cui:
- Doha, Qatar;
- Parigi, Francia;
- Madrid, Spagna;
- Milano e Torino, Italia;
- Berlino, Germania.
Come si entra nel Cloud Google?

Dopo aver creato il proprio account dal sito ufficiale cliccando sul tasto inizia, si può accedere ai vari servizi di Google Cloud.
Come prima cosa, bisogna recarsi su admin.google.com. Dopodiché, si possono usare le proprie credenziali cliccando su aggiungi account. Va notato che non si può usare un normale account gmail, in quanto la parte di indirizzo dopo la @ sarà diversa. Questa procedura è indicata per chi ha un account amministratore.
Se non siete amministratori, potrete eseguire l’accesso con i limiti forniti dal vostro amministratore aziendale.
Diversamente, per accedere a Google Drive, si può usare un normale account Google e avere a disposizione tutti i servizi gratuiti offerti, tra cui Google Docs, Google Fogli, Google Calendar e molto altro.
Come cancellarsi da Google Cloud?
Per cancellare un account Google Cloud bisogna terminare l’abbonamento, eliminando anche l’account di fatturazione associato al proprio profilo. In questo modo, si eviterà di pagare accidentalmente eventuali costi non previsti, quindi attenzione a seguire i passaggi qui sotto:
- come prima cosa, accedete alla Partner Sales Console con il vostro account. L’account dovrà essere quello di Google Cloud Identity o Google Workspace;
- dopodiché, dirigetevi nella sezione Clienti e scegliete l’account cliente;
- infine, dovrete semplicemente scegliere l’abbonamento a Google Cloud Platform che avete intenzione di cancellare. Cliccando sull’ID dell’account di fatturazione potrete visualizzarlo direttamente sulla vostra Cloud Console.
Una volta seguiti questi passaggi, dovrete cambiare lo stato dell’abbonamento in Annullato.
Differenze tra Google Cloud e Amazon Web Service
Com’è facile intuire, Google Cloud (GCP) e Amazon Web Service (AWS) sono i due leader del settore del cloud computing. Secondo diverse ricerche, le due società insieme rappresentano l’80% di tutto il settore, con il solo Amazon che si è accaparrato il 50% del mercato odierno.
Il tutto viaggia ad un’espansione formidabile, considerando che il mercato del cloud computing ha iniziato a svilupparsi intorno al 2008. Infatti, se prima si parlava solamente di piattaforme IaaS, ovvero Internet as a Service, adesso entrambi si sono evoluti coprendo anche i SaaS e i PaaS (Software e Platform as a service).
Le soluzioni sono centinaia, ma Amazon è leggermente più avanti dato che è stato il vero pioniere di questo settore. Difatti, esso detiene la leadership di mercato, con una copertura su scala globale e un numero di servizi di quasi 4 volte superiore rispetto a GCP.
Di conseguenza, AWS è forse il più indicato per coloro che vogliono immediatezza dei servizi ai massimi livelli. Inoltre, avendo data center dislocati in più Paesi rispetto a Google, riesce a garantire una maggiore velocità data la vicinanza fisica delle infrastrutture in determinate regioni.
Dall’altro lato, un servizio come Google Cloud Platform risulta perfetto per chi vuole assicurarsi efficienza e protezione ad un prezzo veramente competitivo. Di conseguenza, GCP offre un mercato mirato non solo alle aziende, ma anche ai retailers e ai privati.
Sarebbe molto improbabile vedere un utente privato usare AWS, a meno che non abbia un reale bisogno dello strumento e una approfondita esperienza nel settore del cloud computing e dello sviluppo.
Tra l’altro, GCP offre degli sconti aggiuntivi ai clienti fidelizzati, incentivando l’utilizzo a lungo termine della piattaforma. Per finire, essendo più flessibile, rappresenta una soluzione perfetta per chi vuole modificare il numero di CPU, storage e RAM a disposizione.
Conclusioni finali
Se siete indecisi se scegliere Google Cloud Platform o Amazon Web Service per i vostri obiettivi aziendali e professionali, cercate di tenere a mente le seguenti informazioni:
- Google Cloud Platform, nonostante sia più giovane di AWS, offre servizi di pari efficienza con un prezzo minore;
- dall’altro lato, AWS vanta una grande autorità nel settore del cloud computing, rivelandosi la soluzione ottimale per le grosse aziende che vogliono godere della massima efficienza sin dall’inizio.
Di conseguenza, è bene valutare con molta attenzione le esigenze personali e aziendali in base agli obiettivi: preferite spendere meno nel lungo termine affidandovi ad un gigante come Google, o pensiate sia meglio spendere un po’ di più in cambio dello strumento più affermato al mondo?
Tutto dipenderà soltanto da voi e dalle vostre considerazioni personali, considerando elementi come lo storage, la velocità, gli strati di sicurezza e l’efficienza effettiva del server.