Cosa sono i DeepFake? Spesso ci si imbatte in questo termine, senza però comprenderne appieno il significato. D’altronde, i DeepFake non sono conosciuti da tutti, soprattutto da coloro che navigano su Internet senza farsi troppe domande.
Tuttavia, questo tipo di contenuti è visibile all’ordine del giorno su tantissime piattaforme. La cosa più preoccupante è che non è facile riconoscerne uno, in quanto talvolta sono fatti talmente bene che non si riesce a distinguere un video finto da uno originale.
Per farla breve, infatti, i DeepFake sono dei contenuti falsati tramite intelligenza artificiale e tecnologie di deep learning. Vediamo un po’ come funzionano in modo da capire esattamente cosa sono.
Cosa sono i video DeepFake?
Come appena anticipato, un DeepFake è un contenuto caratterizzato da tecnologie avanzate che permettono di ottenere un determinato risultato anche se non si possiedono le informazioni originali per farlo. Immaginiamo, per esempio, un video contenente immagini pornografiche di una celebrità che, in realtà, non ha mai girato nessun video del genere.
Questo è fattibile in quanto la cosiddetta tecnologia di apprendimento denominata Generative Adversarial Networks è in grado di apprendere da sola il modo in cui modificare i contenuti. Fondamentalmente, il software viene esposto a tutta una serie di dati e, sfruttando il deep learning, riesce a risolvere problemi scambiando letteralmente i volti di due individui.
Tale strumento viene utilizzato anche per la realizzazione di news fake, minacce online e tutte le attività relative al cyberbullismo. Ecco perché sapere cos’è un DeepFake può essere di vitale importanza, soprattutto quando si subiscono minacce da persone sconosciute.
Quante volte capita, ad esempio, di ricevere messaggi intimidatori che ci ritraggono in situazioni imbarazzanti, quando in realtà non abbiamo fatto nulla?
Come funziona un DeepFake
Come detto sopra, un video DeepFake funziona tramite alcune tecnologie che consentono di scambiare volti e modificare contenuti video al fine di creare diffamazione, imbarazzo o minacciare qualcuno. Non è raro trovare video di politici pronunciare parolacce o bestemmie in pubblico, quando in realtà si è trattato solamente di alterazioni al contenuto.
In questo senso, tale tecnologia si rivela pericolosa e fastidiosa se utilizzata nel modo sbagliato. Difatti, le tecnologie usate per creare video DeepFake possono facilmente essere applicate in un contenuto cinematografico, come per la riproduzione di effetti speciali o scene pericolose create al computer.
Di conseguenza, potrebbe tornare utile sapere come riconoscere un DeepFake in modo da starne alla larga. Spesso capita persino di essere minacciati, come abbiamo raccontato sopra, con video che ci mostrano in situazioni imbarazzanti.
Talvolta, anche se si è certi di non aver commesso nulla di tutto ciò, si potrebbe cadere nella trappola per paura che gli altri possano giudicarci.
Sono tantissimi gli utenti a cui viene estorto del denaro perché “sono stati visti tradire la propria moglie o il proprio marito”. Basta un messaggio intimidatorio, un video falsato, e si rischia di inviare migliaia di euro a completi sconosciuti che ci stanno solamente prendendo in giro.
Ultimamente, sono nate persino forme di Audio DeepFake, ovvero messaggi vocali modificati con la voce di un’altra persona.
Come riconoscere un video DeepFake
Sapere come riconoscere un video DeepFake è senza ombra di dubbio utile in modo da evitare di credere a contenuti discutibili. Essendo una tecnologia avanzata e molto accurata, è sempre più difficile trovare quei pochi segnali che ci assicurano si tratta di un video finto.
In particolare, un video DeepFake può talvolta avere problemi di riproduzione, nel senso che il volto modificato della persona non è in grado di seguire movimenti realistici. Si finisce, quindi, per vedere soggetti che non sbattono le palpebre, o che lo fanno comunque in modo innaturale.
Tale problema, però, è stato risolto dai creatori di DeepFake, che hanno eseguito fix al problema. Di conseguenza, si può far fede al colore di pelle e capelli, o comunque a eventuali sfocature mancate.
In poche parole, si devono guardare attentamente i dettagli del video in questione. Ad esempio, un aiuto potrebbe essere la luminosità del video, talvolta troppo alta o troppo bassa.
Ancora, porre attenzione all’audio e al movimento delle labbra. Un video potrebbe essere semplicemente stato modificato dalla parte del contenuto, ma non dal punto di vista dell’audio.
Come creare video DeepFake
Creare video DeepFake, al di là dell’utilizzo sbagliato che se ne fa, può risultare interessante per realizzare contenuti accattivanti pieni di effetti speciali. Di conseguenza, vogliamo elencare alcuni metodi utili per realizzare un DeepFake in piena autonomia.
Come prima cosa, dobbiamo sapere che spesso vengono usati autoencoder. Questi usano una tecnologia di scambio volti che permette di sfruttare le reti neurali.
Quindi, bisogna come prima cosa detenere una raccolta di video e informazioni ritraenti una determinata persona, in modo da poterla inserire nell’obiettivo dell’encoder. Questo, appunto, studierà a fondo tutte le informazioni presenti nei contenuti, estrapolando quelle utili alla sostituzione del volto.
Eseguirà una sorta di scansione completa, individuando tutti i punti della persona (mani, volto, collo, testa, arti etc.). Una volta fatto, lo scambio dei volti viene eseguito, ottenendo quindi il video DeepFake. Questa è sicuramente una delle tecnologie più utilizzate nel settore, soprattutto per la sua facilità di utilizzo.
Un altro modo per creare video DeepFake, però, è il GAN.
Cosa è il GAN
Abbiamo citato il GAN all’inizio dell’articolo. Si tratta del Generative Adversarial Networks, un metodo di programmazione per creare DeepFake ottimizzati. Questo, appunto, agisce un po’ diversamente dal semplice scambio automatico dei volti.
In poche parole, vengono rilevati i vari difetti presenti nel video DeepFake, migliorandoli e ottimizzandoli. In questo modo, si riesce a creare un contenuto ancora più difficile da analizzare, particolarmente fedele al video originale.
La quantità di dati studiata dall’intelligenza artificiale è molto più elevata rispetto al metodo citato pocanzi. Di conseguenza, avendo più informazioni, il programma riesce ad associare meglio il nuovo volto a quello originale.
Inoltre, vengono rimossi eventuali difetti e corrette alcune dinamiche dei movimenti, rendendo il video praticamente perfetto.
Altre applicazioni per creare video DeepFake
Oltre i modelli di programmazione sopracitati, esistono vere e proprie app per creare DeepFake, anche abbastanza intuitive. Una tra queste è ZAO, una delle app più gettonate in Cina.
Questa, appunto, consente di sostituire il proprio volto con quello di personaggi famosi, in maniera completamente gratuita. Le tecnologie di base sono quelle di programmazione che abbiamo citato prima, ma grazie alla sua dashboard intuitiva anche l’utente inesperto riesce ad eseguire lo scambio facilmente.
Disponibile sia per iOS che Android, il numero di download è stato elevatissimo negli anni. Tuttavia, i problemi legati alla privacy sono diversi, com’è facile intuire conoscendo cosa è un DeepFake.
Ci vorrebbe poco a creare video diffamatori con un app simile, motivo per cui l’applicazione ha creato molte questioni. In particolare, i volti degli utenti erano usati per strategie di marketing, e tutti gli upload venivano ceduti all’app.
Impressions

Impressions è sicuramente una delle app migliori per creare DeepFake, soprattutto se possedete un dispositivo Apple. Questo perché l’interfaccia è molto semplice, e non ci sono i vari problemi citati su app come Zao.
Anche qui, si possono usare i volti delle celebrità, rispettando però la loro privacy. Si può mettere il proprio volto al posto di quello del personaggio famoso. Come? Si sceglie il VIP tra quelli proposti, si registra un video, e in seguito si può scegliere la propria foto da sostituire con il volto originale!
Un processo veramente semplice e divertente.
Myvoiceyourface
Un’altra app molto carina per creare DeepFake è Myvoiceyourface. Allo stesso modo delle altre, si può sostituire il proprio volto all’interno di un video. In questo caso, però, si carica prima la foto che si vuole inserire nel video, e dopodiché si crea il contenuto.
Si può selezionare una foto dal proprio computer, associandola a un qualsiasi altro video. Il tutto viene elaborato dalla piattaforma, facendo ottenere risultati notevoli.
Reface App
Reface App è un applicazione funzionante sia su Android che su iOS. Si tratta di una piattaforma molto semplice da utilizzare, in quanto si realizzano video brevi ma molto divertenti.
Si sceglie un film famoso come Spider-Man, e si può mettere il proprio volto al posto di quello del protagonista originale. Allo stesso modo, l’operazione può essere eseguita con personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo.
Wombo AI
Sempre per Android e iPhone, Wombo AI consente di far uso del deep learning e dell’intelligenza artificiale per creare DeepFake molto realistici. Questi si possono condividere sui social con i propri amici in maniera istantanea e molto intuitiva.
La particolarità di Wombo AI è che si può mettere una propria foto, e verrà creato un video in cui il volto si muove cantando una canzone divertente. Si tratta di un ottimo metodo di sfruttare il DeepFake per far divertire grandi e piccini.
Basata sullo stesso funzionamento, esistono anche app come DeepFace Lab e FaceApp, dal funzionamento molto simile.
Tuttavia, una delle più discusse negli ultimi tempi è stata sicuramente FakeApp.
Come funziona FakeApp
Tra le varie app che consentono di creare DeepFake c’è anche FakeApp, senz’altro una delle più conosciute ad oggi. Si tratta di un software che, come gli altri, permette di creare video sostituendo il volto.
Si sfrutta il machine learning, adattando il volto a quello del video scelto. È fatta talmente bene che anche gli esperti fanno fatica a riconoscere un video di questo tipo dall’originale, soprattutto se i due volti combaciano molto già nella realtà.
In particolare, molti hanno creato discussioni su FakeApp in quanto è stata spesso usata per creare revenge porn o riprodurre volti del mondo dello spettacolo in video palesemente finti. Ma data la natura dell’applicazione, tali azioni hanno spesso reso i protagonisti vittime di diffamazione.
A quanto pare, sembra che il tool sia nato da un utente su Reddit che ha voluto renderlo disponibile a tutti gli utenti, in maniera totalmente gratuita. In questo modo, gli utenti esperti (l’app non è semplice come Zao, ad esempio) hanno potuto sbizzarrirsi creando dei video fatti veramente bene.
Per l’appunto, FakeApp è un vero e proprio software di programmazione, che consente sia di creare che di fare il rendering sul video, aumentandone la qualità. Il lavoro può richiedere diverse ore, ma il risultato non è paragonabile alle app citate precedentemente.
Il funzionamento avviene in questo modo:
- il tool accede ai dati della galleria dell’utente;
- una volta analizzate le informazioni, i volti vengono riconosciuti e adattati al video da creare;
- il software scansionerà cercando i frame e le immagini migliori;
- è anche installato un riconoscimento facciale che permette di fare il match delle linee del viso, del taglio degli occhi e persino del colore della pelle.
Tutto ciò, soprattutto nel caso in cui il video è molto statico e non contiene diversi movimenti bruschi, può rendere veramente difficile riconoscere un video DeepFake.
Chi usa i DeepFake e perché?
Molti si chiedono come vengono usati i DeepFake e da chi vengono creati. Per spiegarlo in maniera semplice, questi sono spesso utilizzati da malintenzionati che vogliono solamente dare fastidio o ottenere somme più o meno elevate di denaro minacciando l’utente medio e ignaro di tutto.
Al contempo, sono usati per diffamare personaggi del mondo dello spettacolo, ritraendoli in scene più o meno discutibili (come detto sopra, porno e tradimenti). Essendo molto difficili da realizzare con i software, gli autori di questi video sono spesso ferrati in ambito video editing e rendering.
Soltanto con le giuste abilità, infatti, è possibile creare un DeepFake il più realistico possibile. In questo senso, è bene scaricare soltanto le app fidate che permettono sì di editare il volto, ma con figure inventate e non con personaggi reali.
Ad esempio, Snapchat consente di inserire la propria faccia all’interno di un video divertente, applicando il DeepFake in maniera totalmente innocua. Basta farsi un selfie, editare il video e scegliere quello che più piace.
L’ultima novità di Snapchat, infatti, è proprio quella di Snapchat Cameo. Si crea un breve video e poi si può inserire il proprio volto (o più volti) per farsi delle risate con i propri amici.
Il video si può poi condividere sui vari social in maniera piuttosto immediata. Quindi, possiamo dire che per creare video DeepFake divertenti basta avere Snapchat sul proprio Smartphone, creare un account e accedere alla funzione Cameos.
Per farlo, si clicca su chat, avviando una conversione con la persona con cui volete condividere il video. Premete poi sull’emoji, e scegliete Cameo. Da lì potrete vedere diversi video, e metterci la vostra faccia all’interno!
DeepFake e Parlamento Europeo: cosa è successo?
In ambito comunitario, sono diverse le preoccupazioni che vedono il DeepFake come una vera e propria minaccia. Nonostante la nascita di app simpatiche e divertenti, infatti, è ovvio che un AI in grado di scambiare i volti rappresenta un pericolo molto invadente.
Ad esempio, nel 20 gennaio 2021, il Parlamento Europeo ha trattato delle “questioni relative all’interpretazione e applicazione del diritto internazionale nella misura in cui l’UE è interessata relativamente agli impieghi civili e militari e all’autorità dello Stato al di fuori dell’ambito della giustizia penale”.
In questo senso, si parla di minacce ai diritti umani fondamentali, che vedono lo Stato sovrano sull’uso delle tecnologie AI soltanto per scopi di sorveglianza.
Di conseguenza, il Parlamento Europeo ha chiesto il divieto dell’utilizzo di applicazioni invasive. Tra queste, è stata citata appunto la tecnologia del DeepFake, in quanto può creare incomprensioni e minacce tra i vari Paesi.
Basti pensare a un video in cui si ritrae un politico che diffama il Governo di un altro Paese con cui ci sono, o ci sono state, delle questioni. I creatori dovrebbero essere, quindi, obbligati a inserire la dicitura “non originale” sotto al contenuto.
Inoltre, sono stati considerati ad alto rischio anche determinati sistemi di identificazione. Capita spesso, infatti, che un app o una piattaforma richiedano di identificarsi tramite il proprio volto.
Queste informazioni possono essere talvolta utilizzate in maniera impropria, con conseguente violazione della privacy.
Conclusioni
Abbiamo definito ampiamente cosa è un DeepFake e come riconoscere un video del genere quando si riproducono contenuti online o sui social. Sono tantissimi i casi di video creati giusto per creare una reazione di massa, ottenendo decine di migliaia di visualizzazioni e, di conseguenza, del denaro.
Allo stesso tempo, soprattutto nei periodi di crisi internazionale come una guerra o delle questioni politico-economiche, vengono creati migliaia di video diffamatori il cui obiettivo è solo quello di creare scompiglio. Soprattutto nel mondo dei social, gli ignari di queste attività finiscono per credere a tutto ciò che gli viene proposto nella sezione dei post pubblicati.
È bene, quindi, sapere esattamente cosa è un video DeepFake e come funziona. Soltanto in questo modo è possibile evitare di cadere in trappole studiate appositamente per creare situazioni scomode a un politico, un personaggio pubblico o un semplice utente medio.
Diffidate, quindi, dai video che vedete online e cercate sempre di fare attenzione ai minimi dettagli. Negli ultimi tempi, infatti, le tecnologie per creare video DeepFake, come abbiamo visto prima, stanno diventando sempre più avanzate.
Per riassumere brevemente, ricordiamo che un video Fake si riconosce da eventuali movimenti innaturali del corpo (come labbra, palpebre e occhi) e da colori di pelle e capelli poco chiari. Inoltre, la luce può essere un elemento decisivo per riconoscere un video Fake, come anche il contrasto ed eventuali sfocature.